Inizialmente erano considerati oggetti magici, utilizzati per divinare il futuro. Forse anche per questa ragione venivano conservati nelle tombe. In seguito divennero oggetti per il gioco, soprattutto quello d’azzardo.
Dadi a sei facce, praticamente uguali a quelli moderni, sono stati trovati in Egitto (risalgono al 600 a.C.) e Cina (2000 a.C.).
I dadi più antichi ritrovati in Italia risalgono all’epoca etrusca: erano a sei facce, d’avorio ed erano ornati di lettere e non di numeri. Presso i romani i dadi erano utilizzati soprattutto per i giochi d’azzardo, strettamente connessi con Saturno: a Roma era permesso giocare soltanto durante i Satumalia, i giorni dedicati al dio.
Lorenzo –
Il gioco più bello che io abbia mai giocato! E quando non ci gioco è un oggetto stupendo da lasciare in giro per la casa
Christof –
Lucky enough to have this dice kit in the house. I have to say, I never put them in the box since they are beautifully designed.
Saretta –
Dadi grandi e bellissimi!